Accordo di portata storica che crea un ponte tra il volontariato qualificato e i servizi alle aziende di soccorso. Oltre alla formazione anche il sostegno dei fondi professionali e la sicurezza dei lavoratori
Una stretta di mano tra Flavio Ronzi, presidente di Federambulanze – Unimpresa, e Antonio Lufrano, Presidente di ANAS Lombardia, che rappresenta le associazioni di volontariato che operano nel campo del soccorso in quella regione ha sigillato l’accordo di carattere convenzionale stipulato da qualche giorno e che mette a disposizione delle imprese e cooperative associate a Federambulanze il Centro di Formazione Riconosciuto ed Accreditato per gli operatori d’ambulanza.
L’accordo, oltre il canonico scambio di attività, competenze e buone pratiche, ha una portata innovativa fondamentale: garantire tramite ANAS una scuola continua di formazione capace di immettere nel mercato del lavoro della Lombardia nuovo personale formato, per sopperire alla ormai cronica carenza di soccorritori e autisti formati. Il mondo Unimpresa garantirà invece la formazione obbligatoria per la sicurezza dei lavoratori e attraverso i fondi professionali.
Fino ad oggi le Reti associative, con grande impegno, formavano in proprio le persone, spesso volontari, che sarebbero state impiegate come soccorritori o soccorritori autisti nei servizi di emergenza, sia su strada che a protezione di eventi a massiccio afflusso di persone.
Oggi ANAS Lombardia, attraverso la propria struttura denominata appunto CEFRA, mette a disposizione delle sue Associazioni ma anche degli aderenti a Federambulanze percorsi formativi, professionalizzanti e connotati da altissimi standard di preparazione, aperti non più soltanto al mondo del volontariato, ma anche a chi si avvicina a queste attività dal mondo dell’Impresa o da quello della cooperazione.
Con questo accordo ogni Ente, privato, associativo, cooperativistico o imprenditoriale, oltre a poter richiedere la formazione per il proprio personale potrà contare su un data base di persone formate e pronte ad entrare nel mondo del lavoro.
Attraverso questa iniziativa si tende anche a sopperire alla carenza di personale qualificato che in periodi di grande impegno ha messo in difficoltà sia le strutture volontaristiche che quelle professionali, rallentando i progetti di sviluppo delle rete dell’emergenza ma soprattutto dei trasporti secondari.
“Per anni la difficoltà sulla formazione non ha permesso di inserire nuove risorse in numero sufficiente. Oggi grazie a questo accordo, vogliamo avvicinare sempre più persone alla professione di autista soccorritore – ricorda Ronzi. Un lavoro bellissimo che nel 2023 non può però prescindere da un riconoscimento professionale, una formazione adeguata e una rivalutazione dei salari.”
“Crediamo nel progetto di riorganizzazione della rete dei trasporti ambulanza nella regione Lombardia e grazie alla formazione di personale garantiremo la nostra parte per sostenere il lavoro della nuova centrale AREU per cure non urgenti 116 117” ha dichiarato Lufrano
I percorsi formativi a quanto pare sembrano riservati solo al personale degli Enti operativi; non sarebbe il caso di aprire la possibilità di frequentare i corsi anche a semplici cittadini che vogliono impegnarsi verso la collettività con un ruolo attivo e qualificato pur non essendo legati alle organizzazioni di settore?